Avevo avuto la sensazione che ci fosse una particolarissima relazione tra le ultime cose scritte da James Lee Burke e l’ultimo disco di Mary Gauthier, cantautrice di New Orleans. L’avevo scritto alcuni giorni fa. Era una sensazione, nulla più. Poi sono riuscito a intervistarla e… la verità ha confermato la sensazione. Ecco cosa mi ha risposto:

WG – Personalmente sento nelle tue canzoni grandi collegamenti con una certa letteratura. Una canzone come Cant’ find way home mi ricorda un recente racconto di James Lee Burke, Jesus out to the sea. In altri momenti mi viene in mente Flannery O’Connor o Faulkner…
Mary Gauthier – Guarda, ho appena terminato di leggere l’ultimo libro di Burke, Tin roof blow down e ho la sua raccolta di racconti Jesus out to the sea. Sono una sua vera fan. Sono anche stata nella casa di Flannery O’Connor e sono anche innamorata della sua letteratura. In effetti questi due scrittori mi hanno influenzato profondamente, più di qualsiasi altro. 
 

Fa piacere trovare due figli della Louisiana così in sintonia. Per chi vuol leggere l’intervista completa, questa è l’url: http://www.risonanza.net/?p=82. E lasciate pure i vostri commenti….

   New Orleans, 
l’uragano Katrina, Jim Burke e Mary Gauthier. Quali sono i nessi? Eccoli, dannatamente semplici. JLBurke ha legato la sua vita a New Orleans e a New Iberia. Mary – cantante – è nata e cresciuta tra New Orleans e altre parti (spesso non belle) della Louisiana. Entrambi hanno dedicato qualcosa di molto particolare alla distruzione operata dall’uragano Katrina ai danni della loro città. Per Burke si tratta di un racconto, Jesus out to the sea (ne abbiamo già parlato…). Per Mary si tratta di una canzone, Cant’ find way home, compresa nel suo ultimo e bellissimo Between daylight and dark (per saperne di più sul disco: www.risonanza.net) . La canzone narra il dramma di chi – come Mary – ha guardato in tivù la marea dell’acqua che distruggeva la sua città, il suo quartiere, la sua casa, senza poter “tornare a casa”….  Jim e Mary, lontani, probabilmente nemmeno si conoscono, eppure così drammaticamente vicini nel modo di sentire, di raccontare, di scrivere o cantare….

Can’t find way home (MARY GAUTHIER)

This is not my street
This is not my house
That is not my bed
This is not my town
Another day another night
Another night another day
I wanna go home
I can’t find the way
The levee broke the water came
Went all the way up to my roof
I crawled up there and cried
What else could I could do?
Another day another night
Another night another day
I wanna go home
I can’t find the way
A boat brought me to I-10
I sat there three days, maybe four
Thousands stranded on the interstate
Every hour boats brought more
Another day another night
Another night another day
We wanna go home
We can’t find the way
With nothing but our dreams
And memories of who we’ve been
Scattered forth like seeds
At the mercy of the wind
Another day another night
Another night another day
We wanna go home
We can’t find the way

Another day another night
Another night another day
We wanna go home
We can’t find the way