Come giustamente mi fa notare Stefano in un suo post (thanks), “la traduzione di Pegasus era impossibile da prevedere”. Ma quale è questo benedetto titolo? Eccolo qui: PRIMA CHE L’URAGANO ARRIVI, con tanto di cover già presente sul sito di Meridiano Zero tra i libri prossimamente in uscita (http://www.meridianozero.it/pea/index.htm). Prometto due cose a chi segue questo sito (ma chi lo segue? Fatevi conoscere, visto che dai report vedo che ci siete……): 1 – Jim mi ha promesso una breve nota sul libro: la pubblicherò nei prossimi giorni; 2 – anche Marco Vicentini di Meridiano Zero mi racconterà qualcosa sull’edizione, e quindi ne parleremo con lui.  Per ora bastino due righe, prese da Publisher weekly: “Enriched by the presence of the resourceful yet flawed Dave Robicheaux—probably the most fascinating protagonist in contemporary crime fiction—as well as complex characterizations, luminous prose, and profound observations of human nature at its best and worst, James Lee Burke’s new novel may be his very best.” La definizione di Dave Robicheaux come il protagonista più affascinante della conemporanea letteratura noir e di questo libro come “forse la migliore” di Burke, sono allettanti anticipi del libro. Che sarà in libreria da febbraio….

 Il titolo dice già tutto. Ebbene si: il nuovo editore di James Lee Burke è-sarà Fanucci. Diciamo che sarà, perché il buon Meridiano Zero sta per mandare il libreria Pegasus Descending, dopodiché interrompe la pubblicazione e subentra Fanucci. L’arcano ci è stato confermato informalmente dall’Ufficio stampa della casa editrice alcuni giorni fa: “Si, siamo noi”. E qualche giorno dopo: “Nulla osta a pubblicare la notizia sul vostro sito”. Ovviamente ringrazio la gentilezza di miss Ufficio Stampa, nonché la disponibilità di mister Fanucci. La speranza – mia e per tutti – è che il sodalizio JLB-Fanucci sia fecondo e proficuo almeno come lo sono stati i binomi “Fanucci-Philip Dick” e “Fanucci-Matheson”, di cui sta godendo meritatamente i fasti di Io sono leggenda (già pubblicato lo scorso anno e attualmente campione di incassi al cinema). Speriamo di poter presto conversare con Sergio Fanucci sulla scelta e sui suoi piani editoriali sul nostro amato Jim. Complimenti a chi ci aveva azzeccato nel “gioco del sondaggio”: vince tutta la mia ammirazione e stima……

DUE SONDAGGI PER CHI LEGGE

gennaio 15, 2008

“Facciamo un gioco?”, si diceva una volta. Ora si dice “facciamo un sondaggio?”. Se lo fanno tutti non vedo perché non farlo pure noi. Ecco le domande:

   QUALE SARA’/QUALE POTREBBE ESSERE IL TITOLO ITALIANO DI “PEGASUS DESCENDING”, CIOE’ IL PROSSIMO VOLUME DI JIM BURKE EDITO IN ITALIA?

 CHI SARA’ IL NUOVO EDITORE DI BURKE IN ITALIA?

Chi risponde non vince praticamente nulla, ma chi azzecca sarà felice della sua capacità divinatoria…………….. Bye Bye….

  Hello a tutti: un “fedele lettore” (non so se è vero, ma io la vendo così…..) scrive: “Salve, sono Stefano, chiedevo se ci sono sviluppi a riguardo delle novita’ editoriali anticipate. Pegasus descending a quando? Il nuovo editore è ufficiale? A me dispiace un po’, le edizioni “meridiano zero” le apprezzo molto”. A Stefano e chi altro ha la stessa curiosità, rispondo così: Pegasus descending dovrebbe ucire nella seconda metà di febbraio. Marco Vicentini, cioè Meridiano zero, mi ha detto che data e titolo definitivo dovrebbero esserci per la prossima settimana. Appena riesco a carpire le informazioni ovviamente le rendo pubbliche qui.
Per quanto riguarda il “nuovo editore”, non mi pronuncio. Spero che faccia bene come Meridiano zero.
Ultima “sorpresa”: In the electric mist, il film di Tavernier con Tommy Lee Jones, uscirà sugli schermi dei cinema francesi il 28 marzo. Speriamo di non dover attendere Natale per vederlo in Italia…..

IN THE MOON OF RED PONIES

gennaio 14, 2008

 Nel 2004 Burke da alle stampe In the moon of red ponies. Me ne sono procurato una copia dell’edizione 2005 della britannica Orion Book, che riporta in cover le recensioni della stampa inglese, tra cui quella entusiasta dell’Evening standard, che ne parla come “dell’opera più ambiziosa di tutta la bibliografia di Burke. Il libro non solo è il lavoro più complesso di JLB, ma anche senza dubbio il suo più bel romanzo”. Non entro nel merito dell’eventuale classifica, ma di certo il libro affascina e colpisce. Premetto che non ho un inglese così mostruoso da leggere un libro in lingua e da coglierne profondità e sfumature, ma anche per un fruitore medio dell’inglese-scritto le 385 pagine di In the moon sono un bel gioco di “perdizioni e redenzioni”, come ha scritto l’importante Literary review. Il romanzo non è un’avventura di Robicheaux, bensì l’ultima (in ordine di tempo) vicenda di Billy Bob Holland, avvocato texano, che ha trasferito via e professione in quel di Missoula, che poi è la cittadina dove vive attualmente il nostro caro Burke. Il libro inizia proprio da qui: “Il mio ufficio di avvocato era situato nella vecchia piazza del tribunale di Missoula, Montana”. Protagonisti della vicenda sono il pellerossa e decorato di guerra per l’operazione Desert Storm Johnny American Horse, il cowboy da rodeo Wyatt Dixon, uomo di rara perversione naturale. La vicenda di Dixon si intreccia con la vicenda familiare di Holland perché anni prima il simpatico cowboy ha mezzo bruciato viva la moglie di Holland, Temple, una detective dai mezzi piuttosto sbrigativi. Le vie della giustizia si concentrano verso Johnny e Wyatt per futivili motivi, ignorando che stanno per scoperchiare un vaso di Pandora. Quando l’irreparabile è già accaduto, la violenza esplode da parte di Karsten Mabus, potente boss delle terre del Montana e soprattutto trafficante di sostanze chimiche verso mezzo mondo, Saddam Hussein compreso; la violenza coinvolge Billy Bob, ma si concentra verso Darrel McComb, detective testardo di Missoula. Il finale – anticipo l’epilogo senza nulla togliere alla storia – vede Bily Bob e Temple in felice attesa di un figlio, sereni, ma anche certi duna tragica verità: “Il mio più grave peccato è stata la presunzione che la violenza, in questo caso il tentativo di assassinare Marsten Mabus, può cambiare la storia in meglio”. Uno sguardo morale, biblico – con tanto di richiamo al San Pietro che sguaina la spada sul Getsemani – sulla storia.