E IL TITOLO E’: PRIMA CHE L’URAGANO ARRIVI

gennaio 29, 2008

 Come giustamente mi fa notare Stefano in un suo post (thanks), “la traduzione di Pegasus era impossibile da prevedere”. Ma quale è questo benedetto titolo? Eccolo qui: PRIMA CHE L’URAGANO ARRIVI, con tanto di cover già presente sul sito di Meridiano Zero tra i libri prossimamente in uscita (http://www.meridianozero.it/pea/index.htm). Prometto due cose a chi segue questo sito (ma chi lo segue? Fatevi conoscere, visto che dai report vedo che ci siete……): 1 – Jim mi ha promesso una breve nota sul libro: la pubblicherò nei prossimi giorni; 2 – anche Marco Vicentini di Meridiano Zero mi racconterà qualcosa sull’edizione, e quindi ne parleremo con lui.  Per ora bastino due righe, prese da Publisher weekly: “Enriched by the presence of the resourceful yet flawed Dave Robicheaux—probably the most fascinating protagonist in contemporary crime fiction—as well as complex characterizations, luminous prose, and profound observations of human nature at its best and worst, James Lee Burke’s new novel may be his very best.” La definizione di Dave Robicheaux come il protagonista più affascinante della conemporanea letteratura noir e di questo libro come “forse la migliore” di Burke, sono allettanti anticipi del libro. Che sarà in libreria da febbraio….

5 Risposte to “E IL TITOLO E’: PRIMA CHE L’URAGANO ARRIVI”

  1. marcello Says:

    rispondo al tuo invito e mi faccio sentire. Che dire rispetto al nostro JLB; è uno di quei rari scrittori di genere che riesce ad uscire dai suoi confini “naturali” e rendersi universale. Lo leggo da quando viene pubblicato qui da noi ed ogni volta non smette di sorprendermi ed anche un po’ di commuovermi. Recentemente rileggevo Heaven’s prisoners e non ti nascondo che all’ultima pagina, quella che termina con “attendo il bagliore azzurro dell’alba come un amante rifiutato”, ho sentito di nuovo un brivido scorrere lungo la schiena. Peccato per la serie di Billy Bob Holland che, tranne i due GM ormai introvabili, viene clamorosamente ignorata dagli editori. Pazienza, aspetteremo fiduciosi.
    Per me, lui e McCarthy sono oggi i numeri uno.
    Complimenti per la tua iniziativa. Ti saluto.
    Marcello

  2. southlanditaly Says:

    Hello Marcello, bentrovato.
    Dici “LUI E MCCARTHY OGGI SONO I NUMERI UNO……”: difficile darti torto, molto difficile. Sia per la densità di scrittura, che per l’autenticità delle cose dette. E comunque ti dirò una cosa: una volta parlando con Burke mi ha detto che ha una stima enorme per le cose che ha scritto McCarthy, “soprattutto da All the pretty horses-Cavalli selvaggi in poi….”. Non era ancora uscita La Strada…. Saludos…

  3. Massimo Says:

    Ciao a tutti,
    anch’io sono un accanito lettore delle storie di JLB e sono molto felice per l’uscita del “nuovo” libro soprattutto perche’ verro’ nuovamente catapultato in “quei” luoghi che dopo averli personalmente visitati,il riviverli placa un poco la smania di ritornarci……..
    Comunque oltre ai succitati scrittori lasciatemi aggiungere almeno un altro paio di nomi: James Crumley e Joe Lansdale,che secondo il mio parere hanno diversi punti in comune tra loro.

    BUANA.

    Massimo

  4. Giovanni Says:

    Un saluto anche da un neofita ormai totalmente conquistato alla causa di Burke dopo la lettura di Two for Texas. Spero che la Fanucci faccia un buon lavoro, anche se Einaudi stile libero avrebbe dato un altra visibilità..mi piacerebbe spendere qualche parola in più su TfT, per ora posso dire che mi è venuta una gran voglia di rivedermi La battaglia di Alamo con John Wayne..

  5. Marcello Says:

    letto in un paio di giorni, ma non ancora digerito e metabolizzato; mi sa che ho bisogno di una seconda lettura…
    Mi sembra che il nostro stia virando sempre più sul noir, con una vena più tragica e drammatica del solito. D’altronde, anche i gemelli bobbsey invecchiano.


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