Eccolo: è arrivato. L’URLO DEL VENTO è in libreria. La cover è decisamente simile a quella dell’originale Tin roof blowdown e più in generale delle edizioni Simon & Schuster, le originali americane, compreso il lettering – sparatissimo – del nome dell’autore, . Il libro è di gran formato e di 448 pagine. E’ un nuovo capitoo della vita terrena di Dave Robicheaux, questa volta alle prese con la scomparsa del suo amico d’infanzia Jude LeBlanc, diventato prete e “scomparso” durante i giorni tragici di Katrina.
Una curiosità: all’occhio attento non può sfuggire che la cover italiana ha un trombonista che spinge sui bassi, mentre la cover americana ha un sassofonista nel bel mezzo di un altissimo…

Finalmente è uscito: Prima che l’uragano arrivi è nei negozi. Ovviamente è anche sul mio comodino. Mi sono precoccupato di dirlo a Jim Burke. Gli ho detto “il tuo nuovo titolo è in libreria anche in Italia”. E lui mi ha gentilmente inviato una mail da “girare” a tutti i lettori. Eccola: “Hello, Walter, I hope the readers of your website and blog enjoy Pegasus Descending. I made use of the legend of Pegasus the winged horse of mythology and his rider Bellerophon, who was thrown to his death as a result of pride. Anyway, I think the novel is one of the best in the Dave Robicheaux series. All the best to you and the visitors to your website. James Lee Burke” Il messaggio di Jim più o meno suona così:“Spero che i lettori del tuo sito apprezzino Pegasus descending. L’ho scritto basandomi sulla leggenda di Pegaso, il cavallo alato della mitologia, e del suo cavaliere Bellerofonte, che fu colpito a morte a causa del suo orgoglio. In ogni caso, credo che il romanzo sia uno dei migliori della serie di Dave Robicheaux. Auguro il meglio a tutti voi. JLB”. Che dire? Buona lettura. Tra qualche giorno le “mie” reazioni-riflessioni. Se nel frattempo qualcuno l’ha già terminato e vuol inviare le sue elucubrazioni, ben venga: sarà pubblicato in pompa magna…..

 Come giustamente mi fa notare Stefano in un suo post (thanks), “la traduzione di Pegasus era impossibile da prevedere”. Ma quale è questo benedetto titolo? Eccolo qui: PRIMA CHE L’URAGANO ARRIVI, con tanto di cover già presente sul sito di Meridiano Zero tra i libri prossimamente in uscita (http://www.meridianozero.it/pea/index.htm). Prometto due cose a chi segue questo sito (ma chi lo segue? Fatevi conoscere, visto che dai report vedo che ci siete……): 1 – Jim mi ha promesso una breve nota sul libro: la pubblicherò nei prossimi giorni; 2 – anche Marco Vicentini di Meridiano Zero mi racconterà qualcosa sull’edizione, e quindi ne parleremo con lui.  Per ora bastino due righe, prese da Publisher weekly: “Enriched by the presence of the resourceful yet flawed Dave Robicheaux—probably the most fascinating protagonist in contemporary crime fiction—as well as complex characterizations, luminous prose, and profound observations of human nature at its best and worst, James Lee Burke’s new novel may be his very best.” La definizione di Dave Robicheaux come il protagonista più affascinante della conemporanea letteratura noir e di questo libro come “forse la migliore” di Burke, sono allettanti anticipi del libro. Che sarà in libreria da febbraio….

 Il titolo dice già tutto. Ebbene si: il nuovo editore di James Lee Burke è-sarà Fanucci. Diciamo che sarà, perché il buon Meridiano Zero sta per mandare il libreria Pegasus Descending, dopodiché interrompe la pubblicazione e subentra Fanucci. L’arcano ci è stato confermato informalmente dall’Ufficio stampa della casa editrice alcuni giorni fa: “Si, siamo noi”. E qualche giorno dopo: “Nulla osta a pubblicare la notizia sul vostro sito”. Ovviamente ringrazio la gentilezza di miss Ufficio Stampa, nonché la disponibilità di mister Fanucci. La speranza – mia e per tutti – è che il sodalizio JLB-Fanucci sia fecondo e proficuo almeno come lo sono stati i binomi “Fanucci-Philip Dick” e “Fanucci-Matheson”, di cui sta godendo meritatamente i fasti di Io sono leggenda (già pubblicato lo scorso anno e attualmente campione di incassi al cinema). Speriamo di poter presto conversare con Sergio Fanucci sulla scelta e sui suoi piani editoriali sul nostro amato Jim. Complimenti a chi ci aveva azzeccato nel “gioco del sondaggio”: vince tutta la mia ammirazione e stima……

DUE SONDAGGI PER CHI LEGGE

gennaio 15, 2008

“Facciamo un gioco?”, si diceva una volta. Ora si dice “facciamo un sondaggio?”. Se lo fanno tutti non vedo perché non farlo pure noi. Ecco le domande:

   QUALE SARA’/QUALE POTREBBE ESSERE IL TITOLO ITALIANO DI “PEGASUS DESCENDING”, CIOE’ IL PROSSIMO VOLUME DI JIM BURKE EDITO IN ITALIA?

 CHI SARA’ IL NUOVO EDITORE DI BURKE IN ITALIA?

Chi risponde non vince praticamente nulla, ma chi azzecca sarà felice della sua capacità divinatoria…………….. Bye Bye….

  Hello a tutti: un “fedele lettore” (non so se è vero, ma io la vendo così…..) scrive: “Salve, sono Stefano, chiedevo se ci sono sviluppi a riguardo delle novita’ editoriali anticipate. Pegasus descending a quando? Il nuovo editore è ufficiale? A me dispiace un po’, le edizioni “meridiano zero” le apprezzo molto”. A Stefano e chi altro ha la stessa curiosità, rispondo così: Pegasus descending dovrebbe ucire nella seconda metà di febbraio. Marco Vicentini, cioè Meridiano zero, mi ha detto che data e titolo definitivo dovrebbero esserci per la prossima settimana. Appena riesco a carpire le informazioni ovviamente le rendo pubbliche qui.
Per quanto riguarda il “nuovo editore”, non mi pronuncio. Spero che faccia bene come Meridiano zero.
Ultima “sorpresa”: In the electric mist, il film di Tavernier con Tommy Lee Jones, uscirà sugli schermi dei cinema francesi il 28 marzo. Speriamo di non dover attendere Natale per vederlo in Italia…..

  Cosa porta Babbo Natale ai lettori italiani di Burke? Una buona notizia e una notizia…. a voi giudicare se positiva oppure no. Buona notizia: arriva l’anno nuovo e con lui si avvicina l’edizione italiana di Pegasus descending, attesa per il mese di gennaio. Notizia numero due: Jim cambia ancora editore italiano. Meridiano Zero dopo il prossimo titolo lascia il testimone (con sofferenza del buon Marco…..). A chi? Lascio la cosa ancora nell’ombra…
La speranza, ovviamente, è che il nuovo editore voglia “scommettere” sui libri di questo autore fuori dal comune. Nel frattempo mi sono fiondato in una libreria Feltrinelli international e in un tremendo colpo di fortuna, ho trovato In the moon of red ponies (2004) e me lo sto finendo: probabilmente intorno a Natale scriverò qualche riga, per chi abbia la curiosità di leggerla….

Tra un mese (circa) uscirà negli States la versione cinematografica di In the electric mist (ne abbiamo già parlato: https://jamesleeburke.wordpress.com/2007/10/22/locchio-del-ciclone-sul-grande-schermo/). Ora iniziano a circolare foto dalle riprese: basti vedere il sito ufficiale di Burke per averne una bella passerella (www.jamesleeburke.com). Ne scegliamo una sola (photo by Dawn Jones, 2007 Electric Mist Joint Venture) perché ci permette di vedere bene in volto Tommy Lee Jones nei panni di Dave Robicheaux. In sua compagnia ci sono Peter Sarsgaard (Elrod T. Sykes), Randy Austin (St. Clare Parish) e Gerald Scott (alla guida di un air boat) impegnati nel bajou alla ricerca delle spoglie di DeWitt Prejean. L’occhio del ciclone uscirà in Italia molto più avanti, spero comunque entro il 2008. Personalmente trovo Tommy Lee molto meno “fighetto” del Baldwin già visto al cinema nei panni di Robicheaux, e quindi lo preferisco. Cosa ne pensa James Lee Burke? Nei prossimi giorni la sua risposta….

Avevo avuto la sensazione che ci fosse una particolarissima relazione tra le ultime cose scritte da James Lee Burke e l’ultimo disco di Mary Gauthier, cantautrice di New Orleans. L’avevo scritto alcuni giorni fa. Era una sensazione, nulla più. Poi sono riuscito a intervistarla e… la verità ha confermato la sensazione. Ecco cosa mi ha risposto:

WG – Personalmente sento nelle tue canzoni grandi collegamenti con una certa letteratura. Una canzone come Cant’ find way home mi ricorda un recente racconto di James Lee Burke, Jesus out to the sea. In altri momenti mi viene in mente Flannery O’Connor o Faulkner…
Mary Gauthier – Guarda, ho appena terminato di leggere l’ultimo libro di Burke, Tin roof blow down e ho la sua raccolta di racconti Jesus out to the sea. Sono una sua vera fan. Sono anche stata nella casa di Flannery O’Connor e sono anche innamorata della sua letteratura. In effetti questi due scrittori mi hanno influenzato profondamente, più di qualsiasi altro. 
 

Fa piacere trovare due figli della Louisiana così in sintonia. Per chi vuol leggere l’intervista completa, questa è l’url: http://www.risonanza.net/?p=82. E lasciate pure i vostri commenti….

L’estate 2007 è stata un momento di gran lavoro per attori, tecnici, scenografi e in genere per tutta la troupe di In the electric mist with the confederate dead, il film che sta nascendo dalle pagine di quello che in Italia era stato pubblicato con il titolo di L’occhio del ciclone. Regista del film tratto dal 12° libro di Burke è il francese (curiosa la scelta, un francese che racconta una storia di “francesi d’America….”) Bernard Tavernier, che ha già firmato il magnifico Round midnight. Il film è ricco di begli attori, ma soprattutto vede Dave Robicheaux interpretato dal grande Tommy Lee Jones. E’ un film di “musicisti”: c’è Levon Helm (the Band) e c’è soprattutto Buddy Guy che interpreta il musicista Sam ‘Hogman’ Patin (quindi un Buddy guy che non fa il chitarrista, bensì il suonatore di accordion…).  Il volto di Bootsie sarà quello di Mary Steenburgen, mentre John Goodman darà “corpo” a “baby feet” Balboni. La previsione di uscita del film sugli schermi italiani è per la prossima primavera…